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lunedì 30 luglio 2012

Il calendario di Cometa di agosto 2012 ovvero l''elogio dell'asino

Una volta tanto il nostro calendario mensile abbandona il terreno della polemica e vuole ringraziare e celebrare tutti quei detentori di animali domestici che li considerano membri effettivi della famiglia, portandoli con sé anche in vacanza. E' il caso di questa fortunata asinella, per la quale è stato acquistato - a costo di qualche sacrificio dei loro proprietari - un rimorchio.

Fin dal 3000 a.C. l' asino (Equus asinus) è stato selezionato a partire dalle razze selvatiche africane ed utilizzato per il trasporto delle merci. A partire da quell' epoca si è diffuso velocemente nell' area del Mediterraneo, in Asia, e in America, dove è stato importato dai tempi di Cristoforo Colombo.

Tirare carri e aratri, trasportare merci e persone è stato il suo destino per 5000 anni: è una delle tante specie animali con cui quella umana ha un grosso debito di riconoscenza, e senza la quale la nostra civiltà sarebbe più arretrata. Ancora oggi è utilizzato quale animale da lavoro soprattutto in Asia e nel centro America (uno studio del 2006 stimava in 11 milioni di esemplari la popolazione degli asini in Cina, e in 41 milioni la popolazione di asini nel mondo).

Anche se - come ambientalisti - non possiamo che sostenere la necessità di ridurre lo sfruttamento dei nostri fratelli animali, sostituendo la loro forza con quella delle macchine, la progressiva perdita della connotazione utilitaristica - come sta avvenendo per l' asino - è quasi sempre un trauma per le specie: in Europa la popolazione degli asini è calata dai 3 milioni del 1944 a 1 milione nel 1994. Soprattutto in un primo periodo, allorché sono presenti ancora molti esemplari che all' improvviso non vengono più impiegati come forza lavoro, è fatale che molti di questi vengano destinati all' uso alimentare, con eventuale estinzione di alcune razze. E' proprio quello che è successo in Italia, dove non poche razze asinine tipiche del centro sud (l' Asino Casertano, il Grigio Viterbese, il Pugliese, l' Asino della Basilicata, ...) ma anche del nord (come l' Asino Emiliano e l' Asino di Sant' Alberto) sono ormai perdute per sempre. Vi sono tuttavia non poche eccezioni, come l' Asino dell' Amiata, l' Asino ragusano, l' Asino dell' Asinara e altre razze, la cui numerosità è cresciuta: secondo Coldiretti l' allevamento di queste e altre razze italiane si è incrementato del 30% nel quinquennio 2004-2009. Ciò è probabilmente dovuto proprio al cambiamento del "vissuto" dell' Asino: da animale importante per la sua forza a intelligente e paziente animale da compagnia.

Anche l' Asinello sardo (in realtà allevato anche nelle regioni centrali dell' Italia continentale) è attualmente in espansione numerica, ma solo dopo che un decreto ministeriale del 2003 lo ha inserito tra le razze autoctone, con la conseguente istituzione di un registro anagrafico, la nascita dell' ATAS (Associazione per la Tutela dell' Asino Sardo) e la realizzazione del Parco dell' Asino Sardo di Mui Muscas, dove gli animali vivono in branchi e si riproducono in assoluta libertà insieme ad altre specie di selvatici, tra cui l' Aquila reale. Queste iniziative hanno scongiurato l' estinzione dell' Asino sardo, sempre più richiesto come animale da compagnia dalle famiglie che hanno a disposizione un pezzo di terra e considerato ideale per la pet-therapy.

Si potrebbe dire che si tratta ancora ancora di sfruttamento della specie umana su quella animale. ed è verissimo; ma è altrettanto vero che la lunga dimestichezza con l' uomo ha fatto sì che il rapporto tra animale e essere umano, così come per i cavalli e i cani, sia diventato un po' più paritetico, e spesso questi nostri amici - quando sono trattati con sincero rispetto e amore - sembrano realmente godere della compagnia del padrone, che per loro diventa un capobranco un po' strano.

E' proprio questa la situazione testimoniata dalla fotografia del calendario di Cometa di questo mese: Tequila si è dimostrata soddisfattissima della sua vacanza in quota e disponibile a farsi caricare di viveri per condividere gite ed escursioni con i suoi padroni / fratelli a due zampe.

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