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martedì 28 agosto 2012

Il calendario di Cometa di settembre 2012

Cometa dedica il suo calendario di settembre ad un particolare animale anfibio.

L' origine degli anfibi, animali terrestri il cui ciclo di vita si svolge parzialmente in acqua, è tuttora sconosciuta. Il che li rende ancora più affascinanti, anche perché sono stati i primi vertebrati a lasciare l' acqua e ad avventurarsi timidamente sulla terraferma: senza il loro buon esempio difficilmente esisterebbero animali superiori, più complessi e specializzati, tra cui l' uomo. Ma negli ultimi secoli l' aver conservato il legame con l' acqua è diventato per gli anfibi una seria minaccia: le opere dell' uomo, deforestazioni, bonifiche, agricoltura intensiva, inquinamento industriale, hanno ridotto giorno dopo giorno il loro areale, sicché diventa sempre più difficile trovare ambienti dove riprodursi e vivere in tranquillità.

Gli anfibi hanno elaborato varie strategie di difesa passiva tra cui il mimetismo (alcune specie sono anche capaci di cambiare colore) e perfino l' impossibilità fisica di essere divorati. E' proprio una piccola rana, grande come un' unghia, l' animale più velenoso di cui si ha notizia: la pelle di questa ranocchia sudamericana di colore giallo intenso - Phyllobates terribilis - contiene una quantità di una tossina specifica sufficiente ad uccidere in pochi minuti quindici uomini adulti.

Tuttavia anche specie che annoverano individui così temibili nulla possono contro i disastri provocati dall' uomo: volendo abbandonare la foresta pluviale della Colombia, dove il Phyllobates sta di casa, per avvicinarci alle nostre zone, si calcola che il 60% delle 85 specie di anfibi viventi in Europa (peraltro tutti assolutamente innocui) sia in rapido declino numerico, e la situazione è ancora peggiore in Italia, dato che il nostro Paese conserva il maggior numero di specie (una cinquantina).

Un genere di anfibi che possiamo incontrare facilmente a casa nostra è la raganella (Hyla): quello della fotografia che un Amico di Cometa ha scattato in Liguria qualche giorno fa dovrebbe essere un esemplare di Hyla meridionalis, che vive solo nella Liguria occidentale. Nel VCO e nel Canton Ticino è presente l' Hyla intermedia e in Friuli l' Hyla arborea, peraltro tutte molto simili tra loro. A differenza del temibile Phyllobates, che nessun altro animale può predare, la raganella nostrana è considerata un pasto prelibato da serpenti, rapaci e pesci, come dire che oltre all' uomo ha anche non pochi nemici naturali. In più è soggetta a malattie di origine virale, batterica e micotica. Tutti fenomeni che possono incidere pesantemente sulla sorte del nostro piccolo amico il cui valore naturalistico consiste nel fatto che si tratta di una delle poche specie tipicamente tropicali che possono vivere in una zona temperata.

Non a caso la Convenzione di Berna inserisce l' Hyla nell' Allegato II (entrato in vigore nel marzo 1998), considerandola "specie rigorosamente protetta" e - come tale - vietandone la cattura, la detenzione, le molestie e il commercio.

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