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venerdì 14 settembre 2012

In una lettera indirizzata a Cometa, il veterinario Dott. Calligarich mette in luce le pubbliche menzogne dell' assessore Preioni

L' antefatto: il 5 settembre u.s. è apparso sul settimanale Ecorisveglio un breve articolo nel quale il giornalista Nencioni dava spazio - oltre ad alcune considerazioni di Cometa - alle affermazioni dell' assessore provinciale Alberto Preioni secondo il quale:

1 - Cometa avrebbe prospettato all' amministrazione provinciale un progetto di CRAS "faraonico" e "assolutamente fuori portata per noi";

2 - il veterinario Calligarich "non volle partecipare" (al bando che assegnava ai veterinari l' incarico di assistere gli animali) "perché riteneva troppo basso il compenso previsto per legge".

Nella sua lettera di risposta, allegata al presente articolo, Calligarich mette in luce come entrambe le affermazioni siano false.

Colpa dell' assessore Preioni che non è al corrente di quanto succede nel suo settore? o colpa dell' inesperto giornalista Nencioni che ha frainteso le affermazioni dell' assessore e che non ha chiesto alcuna documentazione a riguardo?

Lasciamo agli Amici di Cometa il compito di giudicare.

Tuttavia il comitato direttivo dell' Associazione ritiene che la risposta del Calligarich sia fin troppo morbida: di fatto l' affermazione del Preioni - secondo il quale (il Calligarich) "non volle partecipare ... perché riteneva troppo basso il compenso previsto per legge" - costituisce un' offesa alla reputazione del Calligarich stesso, attribuendo pubblicamente a uno stimato veterinario un approccio vilmente mercantile alla cura degli animali che, a quanto ci risulta, era ed è molto lontano da quello reale. L' offesa alla reputazione del Calligarich è resa ancora più pesante dal fatto che il Preioni è un pubblico amministratore e come tale in grado di influenzare il pubblico, tanto più quanto pontifica attraverso la stampa.

"Chiunque ... comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1032. Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2065. Se l'offesa è recata col mezzo della stampa ... la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore ad euro 516".

Così recita l' art. 595 del Codice Penale, descrivendo un reato che ci sembra pericolosamente vicino al comportamento del Preioni.

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