Cosa sta succedendo a Fondotoce?
Una concatenazione di eventi lascia pensare che esista una precisa volontà di degradare la residua qualità ambientale di questo antico borgo.
Fondotoce non è bella: due ali di case basse intorno alla statale, una piazza ingombra di auto, nessuna unità stilistica. Ma basta spostarsi sul canale e percorrere la strada periferica della Riserva che ci si trova in un mondo che ha il sapore del "buon tempo passato". Fondotoce non è bella, ma chi ci vive o solo la conosce ama profondamente l' atmosfera che si respira passeggiando sulle carrarecce, traversando il canale sul vecchio ponte, leggendo la poesia che lo immortala.
Ma Fondotoce è costantemente sotto attacco.
Ha cominciato il sindaco di Verbania, l' anno scorso, ad intestardirsi per fare del romantico Cimitero Vecchio, dove non avvengono più seppellimenti da oltre cent' anni, il luogo di dispersione (all' aria !!!) dei residui della cremazione umana*. Un referendum popolare e il ricorso al TAR (a proprie spese) di alcuni residenti sembra che abbiano fatto cambiare idea, ma da ambientalisti sappiamo che il potere politico è capace di tutto quando persegue i propri interessi (si pensi al referendum regionale sulla caccia, ancora una volta aggirato dal' amministrazione regionale con un pretesto).
Da sempre la Riserva fa gola agli speculatori edilizi: non è nuova la pretesa di costruire un campo da golf nel prato che costeggia il canale. Questa volta è stata la stessa Autorità per la Protezione Ambientale a denunciare che un' operazione di questo genere comporterebbe "la completa eliminazione dell’ecosistema " della Riserva**.
Adesso sembra che l' Ente Parco del Ticino e del Lago Maggiore abbia deciso di abbandonare il presidio fisico della Riserva (ovvero il locale dove soggiornano - quando non sono impegnate nella sorveglianza - le guardie e dove tengono i propri documenti) con la motivazione che non è più possibile sostenerne i costi (5,000 euro all' anno !!!).
E' difficile non pensare che questi ripetuti attacchi al piccolo borgo non siano concertati, e - se anche non lo fossero - la loro conseguenza sarà quella di consegnare Fondotoce, prima o poi, nelle mani dei cementificatori.
Cometa ha inviato al presidente del' Ente Parchi del Piemonte la lettera che riportiamo qui sotto:
"Spettabile Presidente,
è con costernazione che la nostra Associazione apprende del ventilato proposito del' Ente Parco di abbandonare il presidio fisico permanente della riserva di Fondotoce.
Si tratta di un' area estremamente delicata e costantemente sotto attacco per una serie di motivi:
- l' area è di immediato e semplicissimo accesso, l' abitato di Fondotoce è praticamente integrato nella riserva. Altre strutture abitative, industriali e coltivazioni intensive si affacciano sugli argini della Toce, soprattutto verso Gravellona;
- oltre a queste, che coinvolgono i residenti, nell' area sono presenti strutture, quali campi di calcio e il campeggio Isolino, che richiamano frequentatori transienti non sempre interessati agli aspetti naturalistici e alla conservazione del' ambiente (ed anzi spesso molto disinvolti);
- durante la stagione turistica centinaia di mezzi motorizzati percorrono la strada che conduce al campeggio. La recente lastricatura della stessa favorisce ulteriormente il parcheggio e la frequentazione della foce del fiume;
- dal campeggio Isolino e dai campeggi di Feriolo decine e decine di natanti, quasi sempre a motore, risalgono il fiume e spesso vi attraccano;
- già ora, nonostante il presidio permanente, l' integrità della riserva è offesa da individui che la concepiscono come discarica a cielo aperto abbandonandovi i rifiuti (vedi foto, del tutto emblematica delle centinaia di scatti analoghi che si potrebbero fare nelle aree periferiche della riserva).
Proprio per la sua localizzazione e per l' immediato accesso, da sempre gli speculatori edilizi hanno messo gli occhi sulla riserva: è di questi giorni la notizia che l' ARPA Piemonte ha espresso parere fortemente negativo verso la domanda di insediamento di un campo da golf (e relative strutture di servizio) che avrebbe sottratto all' area una superficie di circa 40 ettari - documento che certo Le è noto.
E' quindi del tutto ovvio che un impoverimento della vigilanza - in presenza di questi fenomeni - non può che causare una accelerazione della perdita di "qualità ecologica" del' ambiente.
Per questo motivo, a nome del' Associazione che presiedo, sono a pregarLa di fare quanto in Suo potere per scongiurare la soppressione delle Vostra sede fisica di Fondotoce.
Ringraziando per l' attenzione."
Bene, Cometa invita tutti i suoi lettori ad unire la loro voce individuale e quella collettiva della nostra associazione, scrivendo una lettera di protesta a presidenza@parcoticinolagomaggiore.it
* si veda, su questo stesso sito, l' articolo del 28 febbraio 2011
** in allegato presentiamo il relativo rapporto, necessariamente tecnico nelle considerazioni ma chiarissimo ed accessibile a tutti nella conclusione |
