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venerdì 30 ottobre 2015

Il calendario di novembre 2015

C’è tra noi un giovane appassionato di serpenti che già qualche anno fa ci aveva indirizzato la foto di una natrice dal collare (cfr. calendario agosto 2010). Lo stesso giovane, un po’ meno giovane e ormai quasi laureato in biologia, ci fornisce ora la foto di un’altra specie di natrice, la Natrix tessellata (molto simile alla precedente per aspetto e comportamento ma priva del collarino bianco) mentre estrae la testa dall’acqua per respirare.

Le natrici sono serpenti lunghi più o meno un metro caratterizzati - oltre che dalle abitudini acquatiche - da una inusitata timidezza e da un estremo pacifismo: quando sono minacciate, scappano; e se non possono fuggire non solo si rovesciano sul dorso fingendo di essere morte (comportamento comune a molti animali minacciati, soprattutto insetti ma anche mammiferi) ma secernono un liquido che imita perfettamente l’odore della decomposizione, il che basta ad allontanare molti predatori che istintivamente sanno che la carne putrefatta potrebbe essere tossica. E se proprio devono mordere, fanno solo finta, senza aprire la bocca. Insomma: quando si è privi di veleno, come il nostro amico, bisogna pur far fronte ai pericoli con qualche trucco!

L’alimentazione è quella più ovvia per un animale che predilige l’acqua dolce: rane, rospi, pesci e talvolta i piccoli mammiferi che frequentano le rive. La caccia avviene sia in attività sia alla posta; il naturalista svizzero Misslin ha osservato che le natrici sono un grado di muovere la testa in modo da provocare piccole onde che imitano quelle di un pesce in movimento. Tra i nemici il luccio fa la parte del leone.

La Natrix tessellata è la specie più acquatica delle tre che compongono il genere Natrix: come le altre specie vive in acqua dolce, ma può spingersi anche in mare. Tuttavia queste bisce necessitano di un luogo in terraferma per il letargo e per la riproduzione: la schiusa delle uova, che avviene verso la tarda estate, richiede un ambiente caldo, e per questo motivo è facile trovare i piccoli (che sono immediatamente autonomi) nei cumuli di compost.

Un’ultima curiosità: si tratta di un animale longevo, in Svizzera è stato segnalato un esemplare di ben 26 anni.

Attenzione: a un colpo d’occhio superficiale questa biscia d’acqua appare simile alla vipera. Per sapere a chi ci troviamo davanti, guardiamolo negli occhi: la pupilla della vipera è verticale, quella della natrice è un cerchio perfetto. La vipera è certamente meno pacifica, ma chi ama gli animali vuol bene a tutte e due.

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