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domenica 31 dicembre 2017

Il calendario di gennaio 2018

Vi sono animali con cui condividiamo la nostra vita quotidiana, ma forse ci piacerebbe farne a meno. Non possiamo mettere in dubbio che ogni organismo sia dotato di una qualche utilità nel vasto progetto della vita, ma - anche per il più convinto degli animalisti - riesce difficile amare la mosca o la zanzara.

I Ditteri sono molti (120.000 specie conosciute) e sono presenti sulla Terra da almeno 250 milioni di anni. Forse da prima, ma l’estinzione di massa del Permiano, databile con precisione a 251,4 milioni di anni fa, eliminò gran parte degli insetti. A mano a mano che la Terra si ripopolava di organismi sempre più evoluti, i Ditteri impararono a conviverci e a nutrirsene, il che vuol dire che questi simpatici insetti modificarono progressivamente la loro struttura fisica e il loro comportamento in modo da riuscire a mangiare tutto quanto il pianeta, in via di rigenerazione, offriva loro.

Si tratta di una storia complessa, sulla quale neppure gli studiosi sono in accordo, ma sta di fatto che a un certo punto dal calderone dell'evoluzione saltarono fuori le famiglie dei Culicidi (zanzare), dei Muscomorfi (mosche), poi mosconi, moscerini, tafani e così via, che andarono sempre più specializzandosi, spesso dedicandosi a un cibo particolare, che determina tutto il loro ciclo di vita.

Per questo motivo esistono moscerini che amano il sangue, altri incapaci di pungere che prediligono le sostanze zuccherine, altri ancora si nutrono di funghi; esistono mosche che si dedicano alle olive, altre che preferiscono il melone oppure le ciliegie o gli asparagi; mosche che amano annidarsi solo nel pelo di cavalli e asini, mosche che prosperano in quello dei cervi, mosche alle quali piace il formaggio (in Sardegna e altrove le larve di Piophila sono introdotte appositamente nel pecorino per ottenere il “formaggio che cammina”).

Purtroppo alcuni di questi Ditteri sono stai scelti da batteri e virus come mezzi di trasporto. Ad esempio la zanzara anofele veicola il plasmodio della malaria, altre specie di zanzare trasmettono l’encefalite e la febbre gialla (per la cronaca: la zanzara è considerata il primo animale killer del pianeta), la Glossina (vulgo: mosca tse-tse) inocula nell’uomo un tripanosoma responsabile di migliaia di morti all’anno, altre mosche sono responsabili della diffusione della febbre tifoide e del tracoma. I tafani maschi succhiano ma non pungono, le femmine di alcuni tafani pungono ma solo raramente inoculano agenti patogeni, e comunque solo negli animali: è il trionfo della biodiversità.Tutto ciò non significa che le mosche che si aggirano per le nostre case (la Musca domestica e la più piccola Fannia canicularis) siano altrettanti serial killer sempre all’opera: non hanno organi in grado di pungere e il rischio deriva solo dalla possibilità che contamino il cibo umano con la loro saliva, che può contenere germi patogeni. Basta un po’ di igiene e di attenzione per difendersi dai malanni che possono trasmettere, ma non c’è rimedio per difendersi dal fastidio che provocano. Per certo non saranno le mosche a segnare la fine della razza umana, e questa è già una piccola consolazione ai tempi che corrono.

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