Il calendario di marzo 2020
Erwitt Wegman Casteel
Ci fu un tempo in cui solo i nobili e i ricchi potevano lasciare ai posteri un loro ritratto: per i più ricchi tra i ricchi era una scultura, per i meno ricchi si riduceva a una miniatura. Nel mezzo una molteplicità di tele più o meno grandi. Ma tutti questi ritratti richiedevano il pagamento di un artista più o meno abile.
Venne la fotografia e l’artista fu sostituito da un artigiano, il fotografo, che ti metteva in posa su uno sfondo pittoresco o raccoglieva la famiglia sulla porta del casale: il costo del ritratto era finalmente diventato esiguo. Poi, a partire dai primi decenni del novecento le macchine fotografiche entrarono nelle case, e il ritratto divenne veramente alla portata di tutti. Da qui in poi la storia diventa affannata: polaroid, videocamere, fotocamere digitali, telefonini, e così via.
Qualunque sia lo strumento - e il costo - da sempre c’è chi ha voluto riprendere i propri animali domestici. Nessuno di noi fa eccezione: chi trovandosi con un qualunque apparecchio di ripresa in mano ha saputo resistere alla tentazione di immortalare il cane o il gatto di casa, per mantenerne un ricordo?
Anche i maestri della fotografia, artisti importanti le cui immagini si trovano presso grandi musei, non sfuggono a questa tentazione. C’è chi - come il grande Elliot Erwitt - vuole sperimentare il “punto di vista” del cane incontrato per caso in strada; c’è chi - come William Wegman - convince i suoi bracchi a collaborare per dimostrare quanto poco differiscano dall’uomo; c’è chi adotta uno scenario alternativo, come i cani che giocano sott’acqua di Seth Casteel .
A questi tre artisti è dedicato il nostro calendario di marzo. E ricordiamo che - prima di essere fotografi - questi tre autori hanno dato grande prova di essere amici dei cani. |