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giovedì 30 aprile 2020

Il calendario di maggio 2020

La Grande Bufala

Cometa è un’associazione ambientalista e quindi non è certo nostro compito quello di fornire pareri e opinioni su quanto sta accadendo a causa della pandemia di coronavirus. Esistono tuttavia delle circostanze talmente importanti in cui nessuno può esimersi dal giudicare: quelle in cui tacere significa essere complici.

Come già accennato nel precedente calendario non è nostra volontà fornire ipotesi su come si sia sviluppato e diffuso il morbo. E’ sulle sue conseguenze che vogliamo - e dobbiamo - dire la nostra, poiché esse si estenderanno per un periodo illimitato del futuro.

Ormai è chiaro: probabilmente la pandemia non esiste, e se esiste è ben poco letale*. Ciò non significa negare il fatto che molti, forse anche tra i nostri cari, sono morti; ma ciò che dovrebbe destare apprensione in ciascuno di noi è l’uso che le istituzioni - non solo quelle nazionali - hanno fatto del coronavirus: una tigre da cavalcare andando all’arrembaggio della società civile e della libertà in assoluto dispregio alle leggi costituzionali.

Se proviamo a ragionare con un po’ di buon senso possiamo scoprire che il motore fondamentale del fenomeno è stato il fascino del potere. Se l’evento non fosse drammatico potremmo dire di assistere a una farsa.

Non c’è bisogno di essere degli esperti né di fare ricorso a controverse teorie del complotto. Basta guardare la TV, leggere i quotidiani, navigare in Internet e usare il buon senso per ripercorrere gli eventi:

1 - è certamente giustificabile il fatto che le autorità, sanitarie e politiche, si siano trovate impreparate e confuse di fronte alle notizie che pervenivano dalla Cina e quindi che abbiano abbandonato la razionalità e percorso la via di rimedi locali e improvvisati (le prime zone rosse);

2 - nulla si sapeva del virus, ma improvvisamente i reparti di terapia intensiva, già ridotti ai minimi termini da anni durante i quali l’imposta austerità ha sottratto risorse economiche alla sanità, si sono riempiti. Estrema confusione nei numeri e nelle fonti. Fin qui, nulla da stupirsi;

3 - è a questo punto che va in scena la farsa. I virologi di regime, i cosiddetti esperti, assumono un ruolo da star. Chi, prima d’ora, aveva visto apparire in TV virologi che parlano come se fossero illuminati da Dio? In Europa, dove le epidemie sono un fenomeno raro, difficilmente per queste figure sanitarie si aprono le porte della celebrità, ma questa è stata l’occasione giusta, e la vanità (“Il mio peccato preferito”, come conclude Al Pacino ne “L’avvocato del Diavolo”) si è dimostrata una droga;4 - come mantenere il più a lungo possibile il proprio posto sotto i riflettori? perché rinunciare al senso di onnipotenza che solo la Tv può dare? molto semplice: se riesco a terrorizzarti, diventerò il tuo salvatore. A questo punto, per tutti, il coronavirus diventa il nemico e i nostri giorni tranquilli diventano giorni di guerra. Qui comincia la tragedia: non solo chi dice la verità, ma anche chi si permette di dubitare dell’oracolo televisivo (a cui tutti i media ufficiali sono allineati) diventa un untore: si giunge perfino a creare comitati di sedicenti scienziati che denunciano penalmente i colleghi dissidenti;

5 - i politici sono sempre affascinati dal potere. Ora possono averne più di quanto abbiano mai sperato nei loro sogni più ambiziosi, nelle loro fantasie più segrete: governare senza un parlamento, irridere la voce dell’opposizione. E, giusto per pararsi le terga, creare nuove task force cui attribuire - annacquandola - la responsabilità di qualunque decisione;

6 - decisioni che si rivelano catastrofiche: ricoverare quanti malati possibile, esponendo i pazienti alle infezioni ospedaliere (che ogni anno uccidono 10.000 ricoverati). Attribuire ogni decesso al covid, evitando le autopsie e cremando rapidamente le salme, tenere la popolazione rinchiusa, lontano dall’aria, dal sole e dall’attività fisica (notoriamente cause di malanni). Archiviare senza cautele i malati nei ricoveri della terza età. Cominciare a fantasticare di un vaccino che probabilmente non vedrà mai la luce;

7 - il potere corrompe, è ben noto, se poi ti convinco che il potere che ti concedo è salvifico, farò di te uno scherano perfetto. Allora basta distribuirne una minima parte per trasformare cortesi poliziotti, innocui carabinieri, vigili urbani la cui massima aggressività è stata finora quella di multare le auto in sosta, in custodi investiti dalla divinità (così c'è chi blocca una coppia che accompagna in ospedale la figlia ammalata, chi irrompe in chiesa per interrompere la messa, chi esige di controllare i sacchi della spesa: quando e dove l'hai fatta, perché non sei andato nel supermercato più vicino? - nella rete si possono trovare decine di esempi);

8 - ogni tanto qualche medico disubbidiente richiede un'autopsia e scopre una cura. Vitamine, clorochina, eparina, etc. farmaci supereconomici che consentono terapie domestiche e salvano la vita. Ma questi medici devono fare carboneria, scambiarsi le loro scoperte con messaggi personali. Guai se il dirigente lo venisse a sapere: per definizione il coronavirus non si può curare. Occorre attende il vaccino, dicono gli esperti che vogliono la loro quota di soldi da bigpharma;

9 - fin qui la farsa, la Grande Bufala. La tragedia è quella dei milioni di italiani reclusi che applaudono i carcerieri come salvatori della loro salute, di migliaia di anziani morti in solitudine, di migliaia di parenti che non hanno potuto accompagnare alla morte i loro cari e forse non sanno dove sono i loro corpi o le loro ceneri (ma che si vedono recapitare a casa il conto dell'agenzia di pompe funebri).

Ciò che dovrebbe stupire di più, e che ci rende consapevoli di quanto deboli e infantili siano le nostre società cosiddette civili, è il fatto che il percorso finora illustrato non è solamente italiano, ma - con pochissime eccezioni - comune a tutti i Paesi del mondo. Improvvisamente, sotto la pressione dei media, su mandato di governanti futili e ambiziosi, l'umanità, da sud a nord, da est a ovest, è diventata isterica, ha perso la testa, ha adorato nuovi dèi seguendo il falso obiettivo di difendere la propria vita, ma "Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà" come si legge nel Vangelo di Luca, nel senso che perderà libertà, dignità e senso critico.

L'ultimo atto di questa tragedia deve ancora consumarsi: la fantomatica ripartenza, sostanzialmente la rifondazione di una parte essenziale dell'economia del mondo, quanti cadaveri lascerà sul terreno?

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* per un'analisi circostanziata, ricca di fonti e lontano da qualunque teoria complottista, si veda qui e qui (sito svizzero multilingue).

Al di là delle considerazioni generali sulla non letalità del virus esposte nei siti indicati, resta il fatto che sono state osservate aree dove gli esiti del morbo sono stati innegabilmente drammatici, come a Bergamo. Secondo uno studio del professor Yaron Ogen, della Martin Luther University di Halle-Wittenberg, simili focolai sono dovuti alla sovrapposizione del coronavirus a realtà di estremo inquinamento - l'articolo originale, che dimostra come l’80% di tutti i morti europei si colloca precisamente nelle aree di maggior presenza del diossido di azoto, si può leggere, in inglese, a questo indirizzo

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