IMPORTANTE:
se volete essere avvertiti ogni volta che viene pubblicata una nuova notizia su questo sito
inviate cortesemente una e-Mail a info@cometa.vb.it

VISUALIZZA ALLEGATO

venerdì 4 luglio 2025

Il calendario di luglio 2025

Anomalie naturali

Il titolo di questo calendario è volutamente provocatorio: la Natura non può generare anomalie, è lei stessa la misura di tutto quanto, non accetta regole né metri di giudizio.

 

Esiste tuttavia una comunanza di opinioni tra gli scienziati che studiano la vita nel ritenere che alcune specie si mantengano un po' ai margini delle regole abituali della biologia. Sono semplicemente diversità che emergono dai meccanismi evolutivi, tentativi inconsapevoli di percorrere strade alternative: niente di sbagliato o misterioso, quindi, ma solo di stupefacente, mutazioni casuali che si sono fissate e sono passate ai discendenti*.

 

Di specie anomale se ne incontrano tanto tra gli animali quanto tra le piante.

 

Il caso più famoso, a cui abbiamo dedicato il calendario di novembre 2022, è certamente l'Ornitorinco (Ornithorhynchus anatinus), un ricordo di quando la Natura cercò di percorrere una strada alternativa ai mammiferi placentati (che partoriscono piccoli vivi) e inventò l'ordine dei Monotremi, mammiferi che depongono le uova.

 

L'Ornitorinco e il suo parente prossimo, l'Echidna, sono mammiferi terrestri, ma è il mare, fonte della vita, che accoglie il maggior numero di animali bizzarri.

 

Il Cavalluccio marino (Hippocampus, ce ne sono 40 specie) è una vera collezione di anomalie: non ha squame ma un'armatura di placche ossee; è molto piccolo e leggero, quindi si è dotato di una coda prensile che gli consente di ancorarsi e di non essere trascinato dalle correnti; nuota in posizione verticale; è capace di mimetismo (ma questa è una caratteristica anche di altri pesci); i suoi occhi sono indipendenti, sicché può controllare meglio l'ambiente (tanto più che non è un nuotatore veloce). Soprattutto è l'unico animale in cui è il padre a partorire: la femmina depone le uova non fecondate in una speciale tasca incubatrice situata sull’addome del maschio, che le fertilizza e le custodisce fino alla schiusa**. Un altro aspetto sorprendente è la sua monogamia***: molte specie di Cavallucci marini formano coppie stabili, spesso per tutta la vita, e questa è una caratteristica tutt'altro che diffusa. L'unica altra sottofamiglia degli Syngnathidi fa capo al Dragone marino (Phyllopteryx taeniolatus) di forma simile al cavalluccio, il cui maschio trasporta le uova attaccate alla coda.

 

Al Blobfish (Psychrolutes marcidus) è stato dato l'appellativo di "pesce più brutto del mondo" (ovviamente da un punto di vista antropocentrico) anche se è un normale pescetto di 30 cm. con gli occhi un po' sporgenti. Ma è piuttosto difficile incontrarlo perché vive inabissato nel Pacifico occidentale tra i 600 e i 1.200 metri di profondità, dove la pressione è centinaia di volte superiore a quella della superficie marina. Per adattarsi a questo ambiente il nostro ha dovuto fare delle scelte, tra cui quella di abbandonare la struttura muscolare e lo scheletro rigido che verrebbero compressi dalla pressione, con la conseguenza di non poter nuotare e tanto meno cacciare. Approfittando del fatto che il suo perso specifico è lievemente inferiore a quello dell'acqua marina se ne sta acquattato sul fondo con la enorme bocca spalancata aspettando che la corrente gli porti qualche crostaceo. Laggiù è difficile fotografarlo; ma - portato alla superficie del mare - la decompressione lo deforma, mostrando una massa gelatinosa non sostenuta dalle ossa e un grande naso pendulo, da cui il titolo. Stare senza far niente allunga la vita, infatti può vivere fino a 150 anni.

 

Tutti i tipi di Polpo (Octopus, cfr. calendario dicembre 2009) sono ben strani, perché sono intelligenti, risolvono problemi, usano strumenti, sono mimetici. Tra essi il piccolo Thaumoctopus mimicus (lungo 30 cm., scoperto solo nel 1998) è il più abile di tutti, poiché può simulare la forma di pesci palla, serpenti di mare, pesci scorpione, meduse: è un vero ingannatore, non si limita alla forma ma imita anche il movimento e la postura di questi organismi, spesso velenosi, riducendo il rischio di essere aggredito.

 

Tra i pesci di dimensione maggiore, uno considerato eccentrico è lo squalo comunemente chiamato Goblin shark (Mitsukurina owstoni), un vero e proprio fossile vivente che ama i fondali più profondi ed è rimasto immutato negli ultimi 125 milioni di anni. Oltre a essere l'unico squalo di colore rosa (dovuto ai vasi sanguigni che si intravedono sotto la pelle delicata e trasparente), la sua caratteristica saliente è il muso molto allungato e appuntito sotto il quale la bocca può estendersi in avanti per afferrare le prede. Poiché vive nel buio abissale, è dotato di organi che percepiscono il campo elettrico emesso da altre creature.

 

Tra alcune specie di squali (e anche di altri pesci) si osservano anche episodi di partenogenesi, ovvero casi di sviluppo dell'uovo non fecondato, benché questa strategia sia più diffusa tra i rettili e ovviamente tra gli insetti (tra le api, le formiche e le vespe i maschi - detti fuchi - sono prodotti solo da uova non fecondate, le femmine da uova fecondate). Nei vertebrati la partenogenesi è sostanzialmente una strategia di clonazione che si osserva in ambienti stabili con pochi predatori, quando la specie ha raggiunto un livello di fitness sufficiente e quindi tende a mantenersi "pura", senza la necessità né i rischi di rimescolamento genetico (le mutazioni esistono ma sono rare); per questo si osserva frequentemente tra animali in cattività. Anche se la partenogenesi può essere alternata (la riproduzione avviene talvolta sessualmente, talaltra senza il contributo del maschio) esistono specie per le quali è l'unico mezzo di riproduzione, come alcune lucertole del genere Aspidoscelis che una ventina di milioni di anni fa hanno deciso che avrebbero fatto a meno dei maschi.

 

Se l'imbroglione del mare è il Polpo, quello del cielo è l'Uccello lira (Menura novaehollandiae) che può imitare il canto di più di 20 specie diverse di uccelli nonché suoni artificiali (come motoseghe e allarmi di automobile) e ambientali. Come c'è da aspettarsi è il maschio che usa tutto il suo fascino canoro (oltre alla magnificenza delle piume) per sedurre le femmine durante il corteggiamento.

 

L'Uccello lira è grande e ingombrante e non potrebbe mai volare come i Colibrì (Trochilidi) che sono veri e propri elicotteri naturali: volano in avanti, lateralmente, rimangono sospesi in volo stazionario e possono perfino volare all’indietro (fino a 45 km all'ora), tecnica utile, per allontanarsi dai fiori senza dover manovrare dopo averne succhiato il nettare. Ciò è reso possibile, oltre che dallo scarso peso dell'uccello, dalla velocità del battito delle ali (fino a 80 volte al secondo). Un'abilità che costa a questi uccellini un incredibile consumo di energia: si è calcolato che, in  relazione al peso corporeo, è superiore di 30 volte a quella umana.

 

Tra gli uccelli possiamo trovare anche il massimo esempio di parassitismo di cova, cioè la strategia riproduttiva in cui una specie di uccello (il parassita) depone le proprie uova nel nido di un'altra specie (detta ospite), affidando a quest’ultima il compito di incubare le uova e allevare i piccoli. Tra gli uccelli parassiti il più celebre è il Cuculus canorus, la cui femmina depone un uovo nel nido di una capinera o di un pettirosso; il piccolo cuculo, appena nato, se possibile elimina le uova e i piccoli dell'ospite****. Ma non dimentichiamo che esiste anche il fenomeno opposto, di animali che adottano cuccioli di altre specie: benché non frequente se non in cattività (ad esempio: tra cani e gatti domestici) viene spesso attribuito a un istinto materno generalizzato, che risponde a segnali infantili comuni a molte specie.

 

La neotenia, ovvero la conservazione di caratteristiche infantili nell'adulto, potrebbe sembrare un arresto nell'evoluzione. In realtà si tratta di una strategia evolutiva raffinata, perché non completare lo sviluppo può essere un vantaggio. E' piuttosto diffusa (è presente anche nell'uomo e nel cane) ma è particolarmente evidente negli anfibi del genere Ambystoma. Tutti gli anfibi allo stato larvale possiedono le branchie, che vengono perse  in età adulta, ma l'Ambystoma mexicanum (noto anche come Axoloti) le conserva, quindi può respirare  sia attraverso le branchie sia attraverso i polmoni (quando sale in superficie) sia infine attraverso la pelle. Un altro elemento distintivo di questa salamandra è l'incredibile capacità di rigenerazione, estesa non solo agli arti e ai polmoni, ma anche al midollo spinale e a parti del cervello.

 

Fin qui ci siamo limitati a citare un piccolo numero di specie che presentano stranezze morfologiche o comportamentali: sono tutti animali di grandi dimensioni e l'elenco potrebbe estendersi per pagine.

 

Se poi volessimo andare verso il più piccolo i casi strani si moltiplicherebbero.

 

Come dimenticare i Tardigradi (cfr. calendario di agosto 2016) che possono vivere a temperature da -200°C a +150°C, tollerano pressioni di 6.000 atmosfere e livelli di radiazione impensabili? il Coleottero bombardiere (famiglia Brachininae) che sviluppa al suo interno una reazione chimica esplosiva di cui può dirigere il getto? la Lumaca di vetro (Zospeum tholossum) recentemente scoperta, che si muove di pochi millimetri alla settimana? Per non parlare poi della negligible senescence: animali che non invecchiano, come la medusa Turritopsis nutricula (gennaio 2017) e il polipetto Hydra vulgaris (novembre 2021).

 

Ci siamo dilungati abbastanza, e abbiamo ignorato tutte le "stranezze" vegetali (che magari saranno oggetto di un prossimo calendario). Tuttavia ne citeremo almeno una perché interferisce col mondo animale: è un fungo, l'Ophiocordyceps unilateralis, che infetta alcuni generi di formiche alterandone il comportamento. In pratica il fungo si impossessa completamente del corpo della formica, che diventa un autentico zombie, dirigendone il movimento allo scopo di disperdere le proprie spore. Impressionante, nevvero?

 

nell'immagine: Street tiger, graffito in Pedley Street, Londra, opera dell'artista cinese DALeast

_________________________________________

 

* parliamo di specie anomale e non di individui anomali. Se l'origine del soggetto anomalo è episodica e le caratteristiche inattese non sono trasmesse ai discendenti, la Natura lo abbandona a sé stesso. Solo se l'anomalia viene trasferita ai discendenti diventa rilevante per l'evoluzione. L'esempio che si porta spesso è quello dell'alterazione del gene KIT (locus W) nel gatto che è dominante e provoca sordità in un'elevata percentuale di gatti bianchi con occhi azzurri. 

L'evoluzione è un processo che richiede tempi lunghissimi e che si è svolto in massima parte in un passato in cui l'uomo non esisteva. Quindi possiamo ipotizzare, come nell'esempio precedente, che la quasi totalità delle mutazioni sia indotta da errori casuali nella trascrizione del codice genetico, non intercettati dai meccanismi di riparazione del dna e trasferite ai discendenti per via ereditaria. Alcune di esse sono state vantaggiose (in seguito alla mutazione l'organismo ha raggiunto una migliore fitness nell'ambiente in cui vive - maggiore abilità nella ricerca del nutrimento, migliore capacità di difesa verso dai predatori e così via), altre hanno svantaggiato l'organismo mutato (magari fino alla sua estinzione, sono i cosiddetti "fallimenti evolutivi"), altre ancora hanno agito sull'organismo, modificandone le caratteristiche e i meccanismi, ma hanno lasciata intatta la sua qualità della vita, non hanno indotto né vantaggi né svantaggi.

Anche alcuni comportamenti anomali possono essere ereditati, come la cosiddetta supercova, ovvero il comportamento di certe galline che covano uova non loro

 

** la cova maschile è una strategia diffusa soprattutto tra insetti e aracnidi, ma esistono specie di vertebrati acquatici nelle quali la cova è affidata al maschio: pesci gatto, ciclidi, alcune rane. Il maschio di queste e poche altre specie cova le uova mantenendole in bocca, ma la fecondazione è già avvenuta in seno alla femmina. Anche il pinguino imperatore cova le uova fecondate, che la femmina depone ai suoi piedi e che il maschio ricopre con un marsupio.

Il vantaggio evolutivo della cova maschile è legato alla possibilità di lasciare alla femmina più tempo ed energia per la produzione delle uova, che si traduce nella maggior proliferazione della specie. Un fatto evidente nell'uccello sudamericano Jacana, la cui femmina ama trastullarsi con molti maschi (poliandria), abbandonando ciascuno di essi con le uova da covare - per contrappasso è la femmina che deve sfidare le sue colleghe per ottenere l'attenzione del maschio

 

*** la monogamia sociale, ovvero la fedeltà durante la vita in comune di maschio e femmina è diffusa soprattutto tra gli uccelli (tra i mammiferi hanno rilievo il caso del lupo e del castoro) anche se i tradimenti sessuali non sono rari. La monogamia sessuale è molto meno diffusa, limitata ad alcune scimmie

 

**** l'idea di far covare agli altri le proprie uova sembra una strategia vincente, perché libera i genitori dal consumo energetico della cova e delle cure parentelari, consentendo loro di dedicarsi esclusivamente alla riproduzione.  Ma non è di semplice attuazione, soprattutto per gli uccelli per i quali è una strategia obbligata (quando la specie si riproduce solo affidando all'ospite il suo piccolo, che in ogni caso non sarebbe in grado di nutrire ed educare), perché parassitare con successo il nido altrui richiede molte cautele: alcune specie di ospiti hanno sviluppato una strategia difensiva consistente nel rimuovere le uova estranee o nell'abbandono del nido

<< TORNA ALL'ELENCO NEWS
CODICE IBAN PER IL CONTO DI COMETA:
IT40 G050 3522 4132 1357 0276 406
(ABI 05035 CAB 22413 C/C 21357 0276 406)
Associazione di Volontariato COMETA - C.F. 93027400030
Web Design by PCDR INFORMATICA